Il legame di amicizia e collaborazione con «L’Osservatore Romano»

Nel nome di La Pira
(e Van Thuân)

 Nel nome di La Pira (e Van Thuân)  QUO-198
31 agosto 2022
È stata la santità di Giorgio La Pira, affascinante persino per i sovietici in piena “guerra fredda”, a far scoccare la scintilla del legame di amicizia e collaborazione tra Mikhail Gorbaciov e «L’Osservatore Romano». Da leader dell’Unione Sovietica, e poi nell’ufficio della sua Fondazione, Gorbaciov aveva nella sua personale “mazzetta” di quotidiani internazionali anche “il giornale del Papa”. Perché, spiegava Vadim Zagladin, suo stretto consigliere politico per i rapporti con l’Occidente oltre che amico di lunga data, proprio «La Pira insegnava che per capire dove va la barca di Pietro bisogna leggerne il diario di bordo». Persino se non si comprende la lingua, «bastano foto e impaginazione» suggeriva Zagladin. E così non c’è da stupirsi se nell’edizione del 3-4 ...

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