31 agosto 2022
Baghdad , 31. Un’uscita dalla «crisi soffocante» che attanaglia l’Iraq. Con queste parole il presidente, Barham Salih, si è detto favorevole ad elezioni politiche anticipate, in un Paese in stallo politico dallo scorso autunno e percorso da rinnovate tensioni, in un contesto generale di grave crisi socio-economica: il voto, ha sottolineato, garantirebbe «la stabilità sociale e politica», fornendo «una risposta alle aspirazioni» del popolo iracheno.
Le dichiarazioni sono giunte dopo che ieri i sostenitori di Moqtada al-Sadr, che aveva vinto le legislative di ottobre, non riuscendo però a formare una maggioranza, si sono ritirati dalla green zone di Baghdad, dopo l’appello del leader sciita a mettere fine alle proteste e agli scontri con i filo-iraniani dei partiti vicini all’ex ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati