Betoniera

Il cuore è una lavatrice

 Il cuore è una lavatrice  QUO-197
30 agosto 2022
Il movimento ipnotico di una macchina in movimento incanta e libera, opprime o distrae. Ingabbia in una sequenza obbligata di gesti (stile Tempi moderni di Charlie Chaplin, dove gli ingranaggi diventano più grandi degli uomini) oppure tiene solo occupate le mani, lasciando libero il pensiero di viaggiare di similitudine in similitudine. È un tema presente in tanta poesia contemporanea, simbolo del frullatore in cui siamo immersi (quella “betoniera”, per parafrasare il titolo di questa rubrica, di materiali e contenuti disparati incessantemente in movimento che compone il nostro mondo) ma anche immagine liberatoria del buco nella rete montaliano; un varco in un Oltre possibile. «A volte quel qualcosa è in una musica — scrive Valerio Grut in un testo del 2015 — e mi trascina in un bar o per strada,/è ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati