Inizio della missione del nunzio apostolico in Turchia

13 agosto 2022

L’arcivescovo Marek Solczyński, giunto all’Esenboğa International Airport di Ankara il 7 aprile scorso, è stato accolto da: Ilayda Barbaros, officiale della Direzione generale del Protocollo del ministero degli Affari esteri; monsignor Martin Kmetec, arcivescovo di Izmir e presidente della Conferenza episcopale della Turchia; monsignor Massimiliano Palinuro, vicario apostolico di Istanbul; padre Lucian Abalintoaiei, o.f.m. conv., segretario generale della Conferenza dei vescovi; monsignor Walter Erbì, allora consigliere della nunziatura apostolica.

Il 12 aprile, il rappresentante pontificio ha consegnato copia delle lettere credenziali all’ambasciatore Tunca Özçuhadar, direttore del Protocollo del ministero degli Affari esteri, con il quale si è intrattenuto in cordiale colloquio.

Successivamente, sabato 23 aprile, a Izmir durante la solenne celebrazione eucaristica nella cattedrale — alla quale erano presenti monsignor Lévon Boghos Zékiyan, arcivescovo di Istanbul degli Armeni, e monsignor Palinuro — ha imposto il Pallio a monsignor Kmetec, cogliendo l’opportunità di presentare ufficialmente al nuovo arcivescovo la lettera commendatizia del cardinale segretario di Stato.

Il giorno 25 aprile, di ritorno a Istanbul, è stato ricevuto da Sua Santità Bartolomeo i, Patriarca ecumenico di Costantinopoli, con il quale ha intrattenuto un amabile colloquio nel quale sono stati discussi diversi aspetti della vita ecclesiale ed ecumenica e della società e della vita pubblica in Turchia.

Il 26 luglio, monsignor Solczyński si è recato al Palazzo presidenziale, presentando le lettere credenziali al presidente della Repubblica, Recep Tayyip Erdoğan, con il quale si è intrattenuto a colloquio assieme all’ambasciatore Şebnem İncesu, direttrice della sezione per l’Europa meridionale e occidentale del ministero degli Affari esteri, al direttore della Comunicazione, al portavoce del presidente e ai collaboratori del rappresentante pontificio, Mons. Erbì, il signor Giobbi e un interprete. Il presidente ha espresso apprezzamento per il Santo Padre e per l’instancabile opera diplomatica della Santa Sede, riferendosi anche alla guerra in Ucraina e all’attenzione che dedica al mondo islamico. Da parte sua, il nunzio ha riferito che la Santa Sede apprezza ogni sforzo di mediazione, compreso quello da parte turca, elogiando le iniziative intraprese dal capo di Stato.