10 agosto 2022
Ginevra , 10. Tre milioni di prove raccolte in tre anni: è il risultano dell’analisi condotta dal Meccanismo investigativo indipendente per il Myanmar, afferente alle Nazioni Unite (Iimm). Ieri, l’organismo ha pubblicato il suo rapporto, dal quale si evince un aumento dei crimini contro l’umanità perpetrati a Yangon dal febbraio 2021, ovvero da quando i militari sono saliti al potere. Tra le violenze riscontrate, adducibili sia all’esercito che ad altri gruppi armati, si contano aggressioni a sfondo sessuale contro donne e bambini, nonché l’esecuzione, da parte dei militari, di quattro oppositori, condannati a morte il 25 luglio. Forte anche la preoccupazione delle Nazioni Unite per i rohingya, minoranza etnica musulmana del Myanmar, dall’agosto 2017 costretta a fuggire verso il Bangladesh a causa di attacchi ...
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