Nel romanzo di Massimo Calvi

Specchio e corrispettivo

 Specchio e corrispettivo  QUO-181
09 agosto 2022
Il racconto di un uomo, solo, a cui resta poco da vivere, seduto all’aperto di fronte alla “sua” montagna, ci conduce in un vagabondaggio delicato, fatto di ricordi, pensieri, bilanci. È il racconto che Massimo Calvi, caporedattore di Avvenire, propone in L’uomo che guardava la montagna (Cinisello Balsamo, San Paolo, 2022, pagine 192, euro 16). L’uomo guarda con amore la montagna, la scruta attentamente, può usare solo lo sguardo e i monti che gli si ergono di fronte sono, per certi versi, suo specchio e corrispettivo perché anche la montagna è immobile e con la valle, i boschi, fa da controcanto allo sguardo innamorato dell’uomo. È un luogo conosciuto, amato, per anni trascurato e quasi tradito per posti diversi e lontani. Ma «non si dovrebbe lasciare un amore in sospeso» pensa ora ...

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