L’amicizia in sant’Agostino

Una grazia che ha la sua origine nella Trinità

   Una grazia che ha la sua origine   nella Trinità  QUO-180
08 agosto 2022
Una delle frasi più efficaci che siano mai state scritte sull’amicizia è contenuta in una lettera indirizzata da sant’Agostino, vescovo di Ippona, ad Anicia Faltonia Proba circa 1600 anni fa: In quibuslibet rebus humanis nihil est homini amico sine homine amico (Epistula 130, 2, 4), cioè: «In qualsiasi realtà umana, nulla è amico all’uomo senza un uomo amico». Immaginiamo, dice Agostino, di disporre di ricchezze in abbondanza, di non essere privi dei familiari più stretti, di godere di ottima salute e di trovarci al sicuro nella nostra patria. Se però dovessimo convivere con persone malvagie di cui non potessimo fidarci e da cui dovessimo temere inganni, frodi, dissidi e tranelli, non potremmo gustare nessuno di quei beni. Abbiamo bisogno di avere vicino persone amiche per poter ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati