L’eterna giovinezza de «I fratelli Karamazov»

Un dialogo appena iniziato

 Un dialogo  appena iniziato   QUO-178
05 agosto 2022
Sedersi a tavola con Ivan Karamazov, prendere il posto del pio Alioscia e, in sua vece, prendere parola, un secolo e mezzo dopo che Dostoevskij ha ascoltato e riferito il dialogo nella locanda fra i due fratelli: il primo, Ivan, determinato a «restituire a Dio il suo biglietto», ribelle radicale dal linguaggio empatico e furioso; il secondo, il minore Alioscia, che piange davanti alla crudeltà verbale del fratello sullo scandalo del male che il buon Dio lascia indisturbato — infierisce Ivan — ad accanirsi su innocenti che non saranno mai risarciti né da vendetta, né da perdono. Tanto che, alla fine, si resta con il dubbio che la tesi empatica e spietata di Ivan non sia altro che un’arringa a favore dello «spirito intelligente e tremendo del non essere» che il mondo, incapace di liberamente ...

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