Per la rinascita del Libano

 Per la rinascita del Libano  QUO-176
03 agosto 2022

L’auspicio che il Libano prosegua nel suo «cammino di rinascita» è stato espresso dal Papa al termine della catechesi, durante i saluti rivolti ai vari gruppi di fedeli presenti nell’Aula Paolo vi . L’udienza si è conclusa con il canto del “Pater Noster” e la benedizione apostolica.

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare il gruppo di Saint Jean-Baptiste de Solliès-Pont. Come a Emmaus, il Signore ci accompagna quando attraversiamo la sofferenza, cammina con noi per donarsi a noi e per darci speranza, con lui si aprono sempre nuove strade. Chiediamogli la grazia di permetterci di riconciliarci con lui e con i nostri fratelli e sorelle per costruire un mondo più fraterno e rispettoso del creato. Dio vi benedica.

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti dagli Stati Uniti d’America. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Il Signore vi benedica!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca, in particolare ai tanti giovani provenienti dalla Germania. Approfittate di questo tempo di vacanza per rinnovare i vostri rapporti con Dio e con le persone che incontrate. Lo Spirito Santo vi accompagni nel vostro cammino.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Los invito a seguir “caminando juntos” y estar atentos a los signos de los tiempos. Y así podremos descubrir —como los discípulos de Emaús— al mismo Jesús, que se acerca y camina con nosotros, que nos hace arder el corazón con su Palabra y parte para nosotros el Pan. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

Cari pellegrini di lingua portoghese: benvenuti! Vorrei ringraziarvi per le vostre preghiere durante il pellegrinaggio che ho fatto in Canada. Rimaniamo aperti alle ricchezze degli altri, disponibili ad ascoltarli e coinvolti nella costruzione della fraternità universale. Maria ci spinga ad andare avanti, camminando con Gesù Risorto che ci riempie di speranza. Vi benedico di cuore.

Saluto i fedeli di lingua araba, in particolare quelli provenienti dalla Terra Santa e i vincitori del concorso per la conoscenza della Bibbia, che si tiene ogni anno nella città di Nazareth. San Girolamo diceva che chi ignora la Scrittura ignora Cristo (cfr. In Isaiam Prol.). E viceversa è Gesù Cristo che ci apre la mente alla comprensione delle Scritture (cfr. Lc 24, 45). Ringrazio e incoraggio le parrocchie per il loro impegno costante di educare all’ascolto della Parola di Dio. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male!‎‎‎

Saluto i pellegrini polacchi. Vi ringrazio per il sostegno della vostra preghiera durante il mio pellegrinaggio in Canada. So che in agosto tanti di voi si recano a piedi a Jasna Góra e ad altri santuari mariani. Vi chiedo di offrire le fatiche del vostro cammino anche per la Chiesa, per la pace nel mondo, specialmente in Ucraina. Saluto le Suore di Santa Elisabetta, che stanno vivendo qui a Roma il tempo di rinnovamento spirituale: molte di loro lavorano in Ucraina. La Madre di Dio ottenga abbondanti grazie divine su di loro e sulle persone a cui portano aiuto. Vi benedico di cuore.

Domani ricorre il secondo anniversario dell’esplosione del porto di Beirut. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime di quel disastroso evento e al caro popolo libanese: prego affinché ciascuno possa essere consolato dalla fede e confortato dalla giustizia e dalla verità, che non può essere mai nascosta.

Auspico che il Libano, con l’aiuto della Comunità internazionale, continui a percorrere il cammino di “rinascita”, rimanendo fedele alla propria vocazione di essere terra di pace e di pluralismo, dove le comunità di religioni diverse possano vivere in fraternità.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i ragazzi del Centro Estivo “Estate ragazzi in Vaticano” — sono rimasti zitti fino ad adesso, e si capisce che facciano un po’ di rumore, no? — accompagnati dai genitori e dagli animatori, che ringrazio per la loro preziosa opera, per il lavoro che avete fatto: grazie. E in modo speciale vorrei ringraziare don Franco, il cappellano della Gendarmeria, l’anima spirituale del Vaticano che, come buon salesiano, è stato capace di mettere questo seme, di fare questo centro estivo: è già il terzo anno. Grazie, don Franco. Saluto il gruppo “Latium world folkloric festival” di Cori e i Frati Minori Cappuccini. Un saluto speciale rivolgo alle Apostole del Sacro Cuore, al termine del loro Capitolo generale, incoraggiando ciascuna a servire Dio e i fratelli con gioia, con gioia.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli — che sono tanti, vedo lì. Tutti esorto a rimanere sempre fedeli alle proprie convinzioni cristiane. Solo Gesù Cristo, infatti, è per ognuno la luce che illumina e il sostegno incrollabile tra le difficoltà dell’esistenza.

A tutti la mia benedizione.