Nuova edizione delle «Elegie» di Properzio, raffinato cultore del «genus tenue»

«Al mio battello non sono adatte le grandi vele»

 «Al mio battello non sono adatte le grandi vele»  QUO-174
01 agosto 2022
Non c’è nessun lembo del pianeta Terra che meglio dell’Umbria simboleggi — per ragioni storiche, artistiche, paesaggistiche, spirituali — l’anelito alla pace. Non semplicemente quella, effimera, che gli uomini costruiscono con la temporanea cessazione delle ostilità. Ma quella, utopica, sempre sognata dagli spiriti magni e mai realizzata dai detentori del potere, che consiste nella riconciliazione universale e definitiva dei «fratelli tutti» con il loro Creatore. Umbria, dunque: madre feconda di santi, con epicentro Assisi, patria di Francesco, il giovane guerriero che depose la spada per abbracciare la Croce e osò presentarsi al sultano al-Malik al-Kamil, durante la quinta crociata, come pacificatore tra Cristianesimo e Islam. L’Assisi francescana: cuore della prima Giornata Mondiale di preghiera per la ...

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