Nel saluto ai giornalisti a bordo dell’aereo il Papa parla della Giornata dedicata agli anziani

Tornare ai nonni

 Tornare ai nonni   QUO-168
25 luglio 2022

Poco più di un’ora dopo il decollo da Fiumicino, il Pontefice ha salutato i giornalisti che lo accompagnano in questo viaggio — «circa un’ottantina, di più di dieci Paesi» ha spiegato il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, introducendo il breve incontro e ribadendo il valore «penitenziale» del pellegrinaggio papale — e ha rivolto loro le seguenti parole.

Buona domenica a tutti, benvenuti! Grazie di questo servizio e anche di questa compagnia: io la vivo come una compagnia... Grazie per il vostro lavoro. Mi piacerebbe salutarvi come sempre. Credo che ce la faccio a girare, possiamo andare.

Stiamo attenti in questo viaggio: come ha detto [Matteo Bruni], è un viaggio penitenziale, facciamolo con questo spirito. Do il benvenuto anche alla “decana” [la giornalista messicana Valentina Alazraki]: è tornata, dopo alcuni viaggi in cui non c’era...

Buona domenica! Io vorrei che oggi... Non c’è l’Angelus, ma facciamolo qui, l’Angelus.

È la giornata dei nonni: i nonni, le nonne, che sono coloro che hanno trasmesso la storia, le tradizioni, le abitudini e tante cose. Oggi ci vuole: tornare ai nonni — dirò così come un leitmotiv —, nel senso che i giovani devono avere contatto con i nonni, riprendere da loro, riprendere le radici, non per rimanere lì, no, ma per portarle avanti, come l’albero che prende dalle radici la forza e la porta avanti nei fiori e nei frutti. Sempre ricordo quel poema di Bernárdez: tutto quello che l’albero ha di fiorito gli viene da quello che ha di sotterrato, che sono i nonni. E vorrei ricordare anche, come religioso, i vecchi e le vecchie religiosi, i “nonni” della vita consacrata: per favore, non nasconderli, sono la saggezza di una famiglia religiosa; e che i nuovi religiosi e religiose, i novizi, le novizie abbiano contatto con loro: loro ci daranno tutta l’esperienza di vita che ci aiuterà tanto ad andare avanti.

Ognuno di noi ha dei nonni e delle nonne, alcuni sono andati, altri sono vivi; ricordiamoli oggi in un modo speciale. Da loro abbiamo ricevuto tante cose, prima di tutto la storia. Grazie!