Il dono di sentirsi stupidi

«Chi ha scelto di fare l’insegnante non può prendersi il lusso di fare il pessimista» era solito ripetere Luca Serianni ai laudatores temporis acti, a chi rimpiange un’età dell’oro frutto della fantasia di chi ha già rinunciato a prendere sul serio le sfide del quotidiano, alibi ammantato di dotta severità per defilarsi dai propri doveri nel presente. Nel lungo, ricchissimo cursus honorum di Serianni, linguista di fama mondiale, accademico della Crusca, membro dell’Accademia dei Lincei, morto ieri a Roma per le conseguenze di un grave incidente stradale, in mezzo a tanti riconoscimenti ufficiali, spicca, luminosa, la medaglia più bella, la gratitudine dei suoi allievi, il ricordo commosso delle moltissime persone a cui, come si legge sui tanti messaggi postati sui social in queste ore, il ...