Sei miliardi di tonnellate di acqua possono riempire 7,2 milioni di piscine olimpiche. Ma corrispondono anche alla quantità di acqua persa quotidianamente dagli iceberg della Groenlandia nord-occidentale tra il 15 e il 17 luglio. Lo affermano le rilevazioni del Centro nazionale statunitense per i dati su neve e ghiaccio, puntando il dito contro le temperature elevate che ormai nella regione si mantengono intorno ai 15,5 gradi, ossia 5 gradi in più del normale.
Tra le conseguenze più gravi dello scioglimento anomalo dei ghiacci c’è anche l’innalzamento del livello globale del mare, tanto che in Groenlandia esso è cresciuto, in modo permanente, di 1,5 millimetri. Ma il timore degli scienziati è che si possa bissare il triste record del 2019, quando a finire disintegrate in mare furono 532 miliardi di tonnellate di ghiaccio. E purtroppo, la perdurante ondata di calore di questo mese di luglio non sembra foriera di buone notizie per la salvaguardia del Creato.