A trent’anni dalla strage mafiosa di via D’Amelio a Palermo

Da Borsellino una lezione che travalica il tempo

 Da Borsellino una lezione che travalica il tempo  QUO-163
19 luglio 2022
Palermo, 19. Una domenica palermitana come tante, quella del 19 luglio di 30 anni fa. Afosa e rallentata dalla giornata di riposo. Poi l’improvviso terremoto del pomeriggio che sconvolse non solo il capoluogo siciliano e l’Italia, ma il mondo intero. Nell’esplosione di un’automobile imbottita di tritolo rimane coinvolto il magistrato Paolo Borsellino, procuratore aggiunto di Palermo. Teatro dell’attentato, via D'Amelio, dove abitavano la madre e la sorella del magistrato. Insieme a lui perdono la vita cinque agenti di scorta, tra cui una giovanissima poliziotta. Il tutto a soli 26 giorni dalla strage di Capaci dove erano morti il suo collega e amico Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e altri tre uomini che lo accompagnavano. La scena che si presenta agli inquirenti, ai giornalisti e ai tanti cittadini che raggiunsero il ...

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