Le domande della poesia

Con quanta vita apparteniamo ai luoghi?

 Con quanta vita  apparteniamo  ai luoghi?  QUO-158
13 luglio 2022

Vivo a Roma da tanto
chinata sulla vita
con le parole povere dei poeti e dei morti
E mi viene da pensare
che mi riconoscano bene
le colonne le pietre millenarie
e le ombre le persone della mente
lo sbieco del sole sui muri
e i versi scherzosi di passeri e merli
l’unica la prodigiosa luce di Roma
e il lontano confuso mormorio dei risorti.

La poesia di Gabriella Sica respira nel tempo lungo della tradizione; osserva la realtà nel suo farsi e disfarsi, ma sempre alla luce di una trascendenza. Il testo qui proposto è tratto dal suo ultimo volume “Poesie d’aria” (Interno Libri, 2022).

A cura di Nicola Bultrini