Lettera del Pontefice per l’inaugurazione della nuova sede del Celam in Colombia

Al servizio di chi abita
le periferie della vita

 Al servizio  di chi abita le periferie della vita  QUO-158
13 luglio 2022

Le «strutture materiali» della Chiesa «hanno senso solo quando sono destinate al servizio, soprattutto delle sorelle e dei fratelli che abitano le più estreme periferie della vita». Lo scrive il Papa in occasione dell’inaugurazione — avvenuta ieri, martedì 12 luglio — della nuova sede del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) a Bogotá, in Colombia. Pubblichiamo di seguito, in una traduzione dallo spagnolo, il testo della lettera inviata al presidente del Celam, il francescano peruviano Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo di Trujillo.

A Sua Eccellenza Reverendissima
Monsignor Héctor Miguel Cabrejos Vidarte o.f.m.
Arcivescovo di Trujillo
Presidente del celam

Caro fratello,

in occasione della benedizione e inaugurazione della nuova sede del celam, il prossimo 12 luglio, a Bogotá, vorrei ringraziare te e gli altri membri della Presidenza per la lettera con la quale mi rendete partecipe di questo evento. Vi chiedo di far giungere il mio saluto cordiale ai Vescovi dell’America Latina e dei Caraibi, ai sacerdoti, alle religiose, ai religiosi, alle laiche e ai laici collaboratori, come pure a tutti gli invitati che partecipano all’evento.

Mentre vi invito a rendere grazie a Dio per la felice conclusione di questa opera materiale, che può essere di aiuto per portare avanti progetti di evangelizzazione e di formazione pastorale a sostegno delle Conferenze Episcopali, è opportuno che teniamo presente che «se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori» (Sal 127, 1). Come comunità di discepoli edificata «sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù» (Ef 2, 20) sentiamo il costante bisogno di supplicare il Signore Risorto affinché dia impulso e irrobustisca la missione ecclesiale con la forza del suo Spirito Santo, per essere pronti a discernere i segni dei tempi e a rispondere, dalla prospettiva della fede, della speranza e della carità, alle necessità del Santo Popolo fedele di Dio. Non dimentichiamo che le nostre strutture materiali hanno senso solo quando sono destinate al servizio, soprattutto delle sorelle e dei fratelli che abitano le più estreme periferie della vita. E ricordatevi di essere vigili di fronte alle tre idolatrie che minacciano sempre il cammino del Popolo fedele di Dio: la mediocrità spirituale, il pragmatismo dei numeri e il funzionalismo che ci porta a entusiasmarci più per la mappa del percorso che per il percorso stesso. Tentazioni che non tollerano il mistero e puntano all’efficacia (cfr. Omelia nella Santa Messa del Crisma, 14 aprile 2022).

Vi chiedo di estendere la mia gratitudine a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto. Che Gesù vi benedica e che la Vergine Santa vi custodisca. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me.

Fraternamente,

Francesco

Roma, San Giovanni in Laterano, 24 giugno 2022,
solennità del Sacro Cuore di Gesù