Profeta dell’unità

«Anche noi siamo stati fra quanti lo hanno maggiormente ammirato e amato»: con queste parole, dopo la preghiera dell’Angelus, il 9 luglio 1972, Paolo vi volle ricordare il patriarca ecumenico Atenagora (1886-1972), a due giorni dalla sua morte, avvenuta il 7 luglio di cinquant’anni fa. In queste parole si coglieva la stima che Papa Montini nutriva per il patriarca, con il quale aveva condiviso la tensione verso l’unità visibile della Chiesa, partendo dal superamento di quella lunga stagione di divisione e contrapposizione che per secoli aveva segnato i rapporti tra Roma e Costantinopoli. Insieme, Paolo vi e Atenagora, erano giunti a condividere la gioia dell’incontro e del dialogo per Cristo e in Cristo, pur appartenendo a tradizioni diverse, in profondo disaccordo su punti non secondari, ma già profondamente ...