L’arte che salva e riscatta
La musica di Lady Day
05 luglio 2022
Il prossimo 17 luglio saranno sessantatré anni dalla morte di Billie Holiday. Una ricorrenza che non dovrà passare inosservata. Del resto la storia della cantante jazz, scomparsa ad Harlem nel 1959 a soli quarantaquattro anni, ancora ci parla. E deve parlarci, deve farlo necessariamente, perché emblema di come la voce di una donna possa sopravvivere al tempo che passa, e soprattutto alle brutture di un mondo che tuttora può risultare ipocrita e violento.
Lady Day — la soprannominò così l’amico sassofonista Lester Young — nasce in un contesto di estrema povertà e miseria come Eleanora Fagan. Quando vede la luce per la prima volta, i suoi genitori sono ancora minorenni; viene abbandonata, a dieci anni subisce uno stupro, a dodici inizia a prostituirsi, ed è proprio nel postribolo in ...
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