I videomessaggi di vicinanza dell’arcivescovo di Canterbury e del moderatore della Chiesa di Scozia

«Siete nel cuore nostro
e di Dio»

 «Siete nel cuore nostro e di Dio»  QUO-150
04 luglio 2022

«Siete pieni di grande vivacità, coraggio, resilienza. Siete figli di Dio, visti da Dio, scelti da Dio, chiamati da Dio». Parole di forte vicinanza e sostegno quelle pronunciate dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, nel videomessaggio in cui manifesta al popolo del Sud Sudan il proprio rammarico per non poter compiere il pellegrinaggio di pace nello Stato africano, che avrebbe dovuto visitare, dal 5 al 7 luglio, insieme a Papa Francesco e al moderatore dell’assemblea generale della Chiesa di Scozia, Iain Greenshields. Anche quest’ultimo ha inviato un videomessaggio in cui, come Welby, esprime l’auspicio che questo incontro possa avvenire nel più breve tempo possibile, ribadendo come il popolo sudsudanese sia costantemente «nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere durante questi tempi difficili che sta vivendo».

Ricordando il viaggio compiuto nel 2014, l’arcivescovo di Canterbury sottolinea come da allora il Sud Sudan sia rimasto sempre nel suo cuore, addolorato dal protrarsi, in questi anni, delle sofferenze causate da diversi eventi: le inondazioni, «che mettono in pericolo le vostre case»; la carestia, «che fa di ogni giorno una lotta»; e la violenza, che getta ombre nere sulla vita della gente, tanto che «molti di voi non possono tornare a casa». Ma, osserva, «Dio vede e sa questo», e il suo cuore è mosso a compassione dalle «vostre lotte». Necessario allora, rimarca Welby, giungere al più presto alla pace, che «esige molto di più che non essere in guerra» e ha bisogno della collaborazione di tutti, dei leader amici ma anche di quelli “nemici”. Non dimenticando, ha concluso, che «Cristo sulla croce ha scelto il perdono e il servizio in mezzo alla sofferenza. Ci ha mostrato che le cose più difficili sono i nostri più grandi punti di forza», rimanendo sempre accanto a uomini e popoli in ogni angolo della terra.