Nella solennità dei santi Pietro e Paolo il Papa firma la lettera apostolica
sulla formazione liturgica del popolo di Dio

«Desiderio desideravi»

 «Desiderio desideravi»  QUO-147
30 giugno 2022

E celebra la messa con il rito della benedizione dei palli
per i nuovi arcivescovi metropoliti


«Abbandoniamo le polemiche per ascoltare insieme che cosa lo Spirito dice alla Chiesa, custodiamo la comunione, continuiamo a stupirci per la bellezza della Liturgia»: lo scrive Papa Francesco nella Lettera apostolica Desiderio desideravi «sulla formazione liturgica del Popolo di Dio», indirizzata ieri, solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate e ai fedeli laici.

Ispirato dalle parole di Gesù «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione», riportate dall’evangelista Luca (22, 15), il documento contiene, come spiega lo stesso Pontefice, «riflessioni sulla Liturgia, dimensione fondamentale per la vita della Chiesa», le quali seguono quanto già scritto ai soli vescovi «in seguito alla pubblicazione del Motu Proprio Traditionis custodes». Accompagnato da un commento del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, il testo in 65 punti si conclude con un passaggio della Lettera di san Francesco d’Assisi a tutto l’Ordine ( ii , 26-29).

Nello stesso giorno, il vescovo di Roma ha benedetto i Palli destinati agli arcivescovi metropoliti nominati nel corso dell’anno, presiedendo poi la celebrazione eucaristica nella basilica Vaticana alla presenza — come è consuetudine in occasione della festa dei patroni della città di Roma — di una delegazione del Patriarcato ecumenico.

La Lettera apostolica

L’omelia del Papa

L'incontro con Gesù vivo nella comunità che celebra
di Andrea Tornielli