All’udienza generale il Papa prosegue le riflessioni sulla vecchiaia e parla del tempo della fragilità

Imparare a congedarsi
è la saggezza degli anziani

 Imparare a congedarsi è la saggezza degli anziani  QUO-141
22 giugno 2022

Il dolore per l’uccisione di due gesuiti in Messico
e l’appello a non dimenticare l’Ucraina


L’importanza per gli anziani di «imparare a congedarsi» è stata sottolineata dal Papa all’udienza generale di stamane, nella catechesi dedicata ancora una volta al valore della vecchiaia. Si tratta, ha spiegato, di «congedarsi bene, con il sorriso», perché «la vita dell’anziano è un congedo lento... ma gioioso» che se vissuto cristianamente consente di poter dire: «sono stato un peccatore ma anche ho fatto del bene».

A ispirare la riflessione di Francesco, il dialogo tra Gesù risorto e Pietro al termine del Vangelo di Giovanni (21, 15-23), che insegna a «imparare dalla nostra fragilità ad esprimere la coerenza della nostra testimonianza di vita». Infatti, ha detto, «con la malattia, con la vecchiaia la dipendenza cresce e non siamo più autosufficienti»; ma, ha avvertito, «anche lì matura la fede, anche lì c’è Gesù con noi, anche lì sgorga quella ricchezza della fede ben vissuta durante la strada della vita».

Al termine il Pontefice ha ricordato i due gesuiti uccisi in Messico e ha esortato a non dimenticare il popolo ucraino martoriato dalla guerra.


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