I saluti
Il dolore per l’uccisione di due gesuiti in Messico e l’appello a non dimenticare l’Ucraina

Il Papa vicino all’Afghanistan
colpito dal terremoto

 Il Papa vicino all’Afghanistan  colpito dal terremoto  QUO-141
22 giugno 2022

Al termine della catechesi, il Papa ha salutato i vari gruppi linguistici presenti, ha ricordato le vittime del terremoto in Afghanistan e l’uccisione di due gesuiti in Messico, e ha invitato a non dimenticare la sofferenza del martoriato popolo ucraino. Quindi l’udienza generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione apostolica.

Sono lieto di salutare i pellegrini dei paesi francofoni, in particolare il gruppo di pastorale giovanile e vocazionale in Savoia, nonché la parrocchia di Santa Maria e Santa Colomba in Bâle. In questa settimana in cui si svolge il 10° Incontro Mondiale delle Famiglie sul tema L’amore familiare: vocazione e via di santità, preghiamo affinché gli anziani possano trasmettere ai giovani i valori di una vita familiare felice e radicata in Dio, come la fedeltà, l’amore e la verità.

A tutti, la mia Benedizione!

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Malta e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai numerosi gruppi di giovani studenti. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Il Signore vi benedica!

Saluto con affetto i fedeli di lingua tedesca. La solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, che celebreremo venerdì, ci ricorda l’amore infinito con cui Gesù ama il Padre e tutti gli uomini. Cerchiamo di imparare ad amare come Lui ci ha amati!

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Sagrado Corazón de Jesús y al Inmaculado Corazón de María que asemejen nuestros corazones a los suyos, y que, palpitando al mismo ritmo, sepamos vivir con fe y serena alegría cada etapa de nuestra vida. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

Rivolgo un cordiale benvenuto a tutti i pellegrini di lingua portoghese. In modo speciale saluto i sacerdoti del patriarcato di Lisbona, con il Cardinale Manuel Clemente, e i pellegrini della diocesi di Lorena (Brasile). Cari fratelli e sorelle, non vi stancate di stendere le vostre mani verso il Signore e lasciatevi guidare da Lui. Ci insegnerà il suo stile franco, stile libero nel relazionarci con Lui e con gli altri. Dio vi benedica.

Saluto i fedeli di lingua araba. Venuta la vecchiaia e i capelli bianchi, Dio ci darà ancora vita e non lascerà che siamo sopraffatti dal male. Confidando in Lui, troveremo la forza per moltiplicare la lode e scopriremo che diventare vecchi non è solo il deterioramento naturale del corpo o lo scorrere ineluttabile del tempo, ma è il dono di una lunga vita. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏‎‎‎‏!

Saluto cordialmente i pellegrini Polacchi. Oggi inizia il x Incontro Mondiale delle Famiglie. Auguro a tutte le famiglie polacche che nell’amore reciproco ritrovino la loro stabilità e vocazione alla santità. Le affido alla Beata Vergine Maria, Regina della Polonia. In modo particolare prego per le famiglie che vivono qualche difficoltà, affinché ogni giorno sperimentino la presenza e la misericordia di Dio. Vi benedico di cuore.

Nelle scorse ore, un terremoto ha provocato vittime e danni ingenti in Afghanistan. Esprimo la mia vicinanza ai feriti e a chi è stato colpito dal sisma e prego in particolare per quanti hanno perso la vita e per i loro familiari. Auspico che con l’aiuto di tutti, si possano alleviare le sofferenze della cara popolazione afghana.

Esprimo altresì il mio dolore e sgomento per l’uccisione in Messico, l’altro ieri, di due religiosi gesuiti, fratelli miei, e di un laico. Quante uccisioni in Messico! Sono vicino con l’affetto e la preghiera alla comunità cattolica colpita da questa tragedia. Ancora una volta, ripeto che la violenza non risolve i problemi, ma accresce le inutili sofferenze.

I bambini che erano con me nella papamobile erano bambini ucraini: non dimentichiamo l’Ucraina. Non perdiamo la memoria della sofferenza di quel popolo martoriato.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto le parrocchie di Macerata, Maddaloni e Salerno; l’Accademia Militare di Modena e l’Accademia Ufficiali della Guardia di Finanza; brave Armi!

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. La festa del Sacratissimo Cuore di Gesù, venerdì prossimo, e la memoria del Cuore Immacolato di Maria, che la Chiesa si appresta a celebrare, ci richiamano l’esigenza di corrispondere all’amore misericordioso di Cristo e ci invitano ad affidarci con fiducia all’intercessione della Madre del Signore.

A tutti voi la mia benedizione.