Mille vite
di una città atipica

È stato tante cose, l’ospedale psichiatrico di Maggiano. Una piccola città-stato, autogestita e parzialmente autonoma, lo sfondo — e, in un certo senso, il vero protagonista — di libri bellissimi, la casa-studio del medico scrittore Mario Tobino, che da Maggiano non riusciva mai ad allontanarsi troppo. Neanche una volta raggiunta la pensione, neanche quando la carriera letteraria e il successo dei suoi romanzi avrebbe potuto portarlo altrove. È stato un luogo di sorrisi inattesi, riemersi dal buio («Ho amato i segreti che covano nel cuore degli uomini — scrive Tobino — e straripano rapidi in un sorriso appena si accorgono che qualcuno li capisce» ). È stato un luogo di canti, in senso letterale. Sulla scia del grande successo di Sanremo, negli anni Sessanta del Novecento, l’ospedale ha ospitato un ...