I profughi del Nagorno-Karabakh accolti dalla Chiesa armeno cattolica

Ricostruire la casa e la pace

 Ricostruire la casa e la pace  QUO-137
17 giugno 2022
Passa per la Chiesa armena cattolica «l’accoglienza degli sfortunati di tutte le categorie», in particolare profughi e sfollati del Nagorno-Karabakh, la regione caucasica meridionale contesa tra Azerbaigian e Armenia. A raccontarlo è padre Elia Terzaguian, parroco del villaggio di Arpine, in Armenia, che ricorda come durante le ostilità del 2020 «centinaia di sfollati abbiano trovato riparo nelle strutture della Chiesa». Al campo estivo “Cardinale Gregorio Aghgianian” di Torosgyugh, la gente in fuga dagli scontri nell’enclave a maggioranza armena all’interno dell’Azerbaigian «fu accolta — racconta — come se fosse a casa propria e non in un riparo: persone trattate con un gran rispetto, nutrite, vestite e anche assistite dal punto di vista medico e psicologico», per poter affrontare il ...

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