Raffaele Iaria tratteggia in un libro la figura di don Salvatore Pannullo
eletto a modello di sacerdozio dal santo di Pietrelcina

Il “parroco” di padre Pio

 Il “parroco” di padre Pio  QUO-135
14 giugno 2022
Pochi giorni prima di morire, nonostante la cecità che lo affliggeva, accompagnato sottobraccio dal sacrestano «si recava in chiesa per celebrare la messa, recitandola con perfetta regolarità, tra lo stupore delle vecchiette che abitualmente frequentavano la celebrazione». Fino all’ultimo don Salvatore Pannullo, umile parroco della Pietrelcina di inizio ventesimo secolo, scelse di stare vicino alla sua gente, dimostrando per l’ennesima volta perché il giovane Francesco Forgione, l’amatissimo padre Pio, lo avesse eletto a modello di sacerdozio. Don Salvatore, parroco dal 1901 al 1928, univa semplicità e mitezza d’animo a una profonda cultura, capace di parlare al cuore del popolo e di farlo anche con la sua lingua. La sua figura è tratteggiata mirabilmente nel libro di Raffaele Iaria, ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati