Contro la congiura del silenzio che continua ancora oggi

La «sera»
di Salvatore Quasimodo

 La «sera»  di Salvatore Quasimodo  QUO-133
11 giugno 2022
Riscoprire il poeta grazie al libro di Curzia Ferrari Fu vera gloria? Ancora oggi, 54 anni dopo la morte, nelle rare occasioni in cui si cita il suo nome, a Salvatore Quasimodo viene automaticamente associata la menzione del Premio Nobel per la letteratura conferitogli nell’autunno del 1959. Assegnazione all’epoca controversa, discussa, perfino contestata. Paradossalmente, non all’estero, dove la fama di Quasimodo era rispecchiata da numerose traduzioni, ma in Italia, dove si registrò una levata di scudi da parte di esponenti dell’intellighenzia istituzionale schierati a favore di altri due candidati eccellenti, tanto delusi quanto — duole dirlo — invidiosi: Giuseppe Ungaretti (rimasto, forse ingiustamente, a bocca asciutta) ed Eugenio Montale (che invece riuscì a conquistare l’alloro scandinavo nel 1977). «Fu ...

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