Il convegno «La storia del cattolicesimo contemporaneo e la memoria del cinema e dell’audiovisivo»

Custodi della memoria per immagini

 Custodi della memoria per immagini  QUO-131
09 giugno 2022

Offrire un primo “stato dell’arte” sulle fonti audiovisive e le pratiche di ricerca per lo studio della storia del cattolicesimo contemporaneo. Questo si propone il convegno internazionale La storia del cattolicesimo contemporaneo e le memorie del cinema e dell’audiovisivo organizzato oggi e domani a Roma, nel Centro Studi Americani di Palazzo Antici Mattei, dal Centro di ricerca Cast - Catholicism and Audiovisual Studies dell’Università Telematica Internazionale UniNettuno, con la collaborazione, tra l’altro, della Direzione generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura.

Oltre quaranta relatori, da questa mattina, si stanno confrontando sulle sfide «e le frontiere aperte dalla svolta digitale sia per le politiche di conservazione del patrimonio storico legato all’audiovisivo, sia però anche per le scelte metodologiche che caratterizzano i nostri progetti di ricerca accademica» ha spiegato nel discorso introduttivo il fondatore e presidente di Cast, monsignor Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e di quella delle Scienze Sociali. Nel pomeriggio di giovedì, infatti, i direttori delle più importanti istituzioni cinetecarie italiane, dall’Archivio storico Luce alla Cineteca del Centro sperimentale di cinematografia, moderati dal vicedirettore editoriale del Dicastero per la Comunicazione Alessandro Gisotti, dibattono proprio su questi argomenti in una tavola rotonda dal titolo Il patrimonio cinematografico sul cattolicesimo: tecnologie digitali tra conservazione e descrizione, restauro e filologia del film.

Un importante appuntamento internazionale che ha chiamato anche a raccolta le istituzioni piccole e grandi di varia tipologia (cineteche, archivi, biblioteche) che conservano materiale audiovisivo legato a realtà cattoliche ed enti ecclesiastici «con l’intento — chiariscono gli organizzatori — di mappare l’esistente e procedere a un raffronto teorico e tecnico sulle pratiche d’archivio audiovisivo».

Già nella mattina di giovedì, Massimiliano Gaudiosi, dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa ad esempio, ha presentato la ricerca avviata su documentari e programmi televisivi italiani e internazionali dedicati a “Don Vesuvio”, il soprannome del sacerdote napoletano Mario Borrelli, scomparso nel 2007, che nel secondo dopoguerra si travestiva da “scugnizzo” per vivere per alcuni mesi in mezzo ai senzatetto, fino a creare la “Casa dello scugnizzo” per aiutare almeno i più giovani a inserirsi nella società.

Di lui si occuparono a lungo media italiani e stranieri, aiutandolo così a raccogliere fondi per le sue opere benefiche. La ricerca di Gaudiosi, su documenti inediti dell’archivio privato del sacerdote, mira a far luce «su una figura il cui impatto sull’immaginario cattolico del dopoguerra è stato troppo trascurato». «L’attenzione — spiega il ricercatore — sarà posta in particolare sulla grande disinvoltura con la quale un rappresentante del clero», diventato rapidamente uomo di copertina e protagonista di film e inchieste per cinema e tv, «sia riuscito a portare al centro dell’attenzione mediatica i problemi di Napoli e dei suoi giovani, mostrando però anche i progressi di un efficiente modello assistenziale».

Nel suo intervento introduttivo, monsignor Viganò ha sottolineato che il progetto di questo convegno è stato stimolato dalle parole di Papa Francesco nell’intervista sul cinema che gli ha concesso per il libro Lo sguardo: la porta del cuore. Il neorealismo tra memoria e attualità.

Il Pontefice, ha ricordato il presidente di Cert, «propone che accanto all'Archivio e alla Biblioteca apostolica vaticana, si ponga una Mediateca “per la raccolta e la custodia del patrimonio di fonti storiche audiovisive di alto livello religioso, artistico ed umano”. Quindi il Papa continua a richiamarci alla necessità di essere “bravi custodi” della memoria per immagini».

di Alessandro Di Bussolo