L’impegno della casa editrice torinese Slavia (1926-1935)

Svelare le cose dell’umano

 Svelare le cose dell’umano  QUO-120
27 maggio 2022
La casa editrice torinese Slavia visse meno di dieci anni tra il 1926 e forse gli inizi del 1935. Il suo ideatore Alfedro Polledro quasi raccoglie il testimone da Piero Gobetti, che dal 1923 aveva dato vita a un progetto editoriale importante per numero di titoli e opere pubblicate con un centinaio di volumi all’attivo fino al momento della sua triste fine nei pressi di Parigi il 15 febbraio 1926. La coincidenza di date è quasi perfetta. Qualche giorno prima infatti, il 30 gennaio, era nata Slavia come «società editrice di autori stranieri in versione integrale». A quel tempo Polledro, torinese (classe 1885), cresciuto in una famiglia con ideali socialisti, era un avvocato con un passato nel sindacalismo rivoluzionario e la passione per la lingua russa che gli aveva trasmesso Rachele Gutman, un’ebrea di Belostok ...

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