24 maggio 2022
«Desideravamo questo. Giusto?». La domanda suona ironica, nello scenario devastato che occupa lo spazio visivo sul palco. L’aggettivo, usato come un intercalare, in realtà spalanca il baratro del significato opposto: “sbagliato”. Dalla guerra non nasce niente, «la guerra non può generare l’amore: tutti perdono, nessuno si salva. Chi ha commesso l’Errore?» si legge nelle note di regia di Jerusalem Romeo Juliet, in scena al Teatro Vascello di Roma il prossimo 3 e 4 giugno. Quando è iniziata la marcia verso il piano inclinato che porta alla distruzione di tutto, anche del progetto dei vincitori? Quando tutto ha iniziato a crollare, dentro e fuori di noi? La cornice narrativa è una storia d’amore “impossibile” tra un cristiano e una musulmana. Il regista, Fabio Omodei, ambienta il capolavoro ...
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