Per un’Europa
“child friendly”

Durban ha fugato ogni dubbio: un bambino su dieci invece di andare a scuola lavora per aiutare la famiglia. E con la pandemia si è registrata una crescita degli occupati tra i 5 e gli 11 anni, con un aumento di oltre 8 milioni di minori sfruttati tra il 2016 e il 2020. Di fronte al dato allarmante è arrivata la pronta risposta dell’Unione europea che nei giorni scorsi ha annunciato che completerà le iniziative settoriali già esistenti, in particolare gli obblighi di dovuta diligenza e trasparenza. In realtà fin dal marzo dello scorso anno la Commissione aveva già assunto, all’interno di una strategia generale, impegni concreti per combattere il fenomeno del lavoro minorile definendo l’agenda politica delle iniziative, legislative e non, da assumere nel settennato. La strategia è stata ...