Il Papa all’Urbaniana per inaugurare la Scuola Laudato si’ di Scholas Occurrentes

La Terra si salva
con il coraggio
e con la poesia

 La Terra si salva con il coraggio e con la poesia  QUO-115
20 maggio 2022

Il potere delle donne per cambiare il mondo


Perché la Laudato si’ abbia «vigore reale occorrono poesia e coraggio». E la poesia e il coraggio, cioè «la vita in poesia, non s’imparano sui libri, s’imparano così. Con il rischio». Papa Francesco ha indicato la direzione per tutelare il creato e salvaguardare la vita del pianeta. Lo ha fatto, giovedì pomeriggio, 19 maggio, tenendo la lezione inaugurale della Scuola Laudato sì’, promossa da Scholas Occurrentes, recentemente eretta — con chirografo del Papa reso pubblico il 17 maggio — ad associazione di fedeli a carattere internazionale.

L’incontro si è svolto nell’Aula Magna della Pontificia Università Urbaniana, alla presenza di circa cinquanta studenti provenienti da Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Haiti, Italia, Messico, Panama, Paraguay, Portogallo e Spagna. Rispondendo ad alcune domande, il Pontefice, a braccio, ha sottolineato che poesia e coraggio si «imparano con la contemplazione della natura. E con la lotta». La donna ha questa «vocazione di dare vita e andare avanti, e Scholas, organizzata, ha la stessa vocazione. Qui si tratta di sopravvivenza».

Poi, ha ricordato un verso poetico «Decime, mamá, ¿por qué no canta más el río?» (Dimmi mamma, perché il fiume non canta più). Difendere la natura, ha aggiunto, è difendere «la poesia del creato, è difendere l’armonia. È una lotta per l’armonia».

Le donne, ha fatto notare, «ne sanno più di noi uomini di armonia». E Scholas Occurrentes, «organizzata così, con questa fraternità tra voi, ha questa capacità di creare poesia e di cambiare». Ora, ha detto, è «nelle vostre mani, che non sia troppo tardi, è su questo che bisogna lavorare».

All’incontro ha partecipato anche Bono Vox. Il celebre leader della rock band irlandese U2 ha espresso la propria gratitudine per l’invito rivoltogli a presenziare all’incontro e ha chiesto al Papa se le donne che hanno una grande capacità di cambiare il mondo, possono usare questa dote come una sorta di “superpotere” per promuovere la salvaguardia del creato. Il Pontefice ha risposto che «nel linguaggio comune siamo soliti parlare della madre terra. Non del padre terra». Quindi, ha aggiunto, è «tutto molto chiaro. Molto chiaro». Inoltre, riferendosi all’episodio narrato nel libro della Genesi, il Pontefice ha fatto notare che «da quella sera della mela, comandano loro».

Sono state, quindi, presentate le varie iniziative che Scholas Occurrentes sta portando avanti nel mondo non solo a tutela del creato, ma anche in ambito educativo e per favorire l’integrazione. Coinvolgendo numerosi testimonial di ogni latitudine: sportivi, artisti, scienziati, tecnici. Come quelli che erano presenti alla lezione inaugurale della Scuola Laudato sì’. Grande sorpresa, infatti, tra i giovani presenti, quando hanno visto entrare nell’Aula magna star del calcio del calibro di Ronaldinho e Dani Alves, brasiliani, e Maxi Rodríguez, argentino. I giocatori hanno consegnato al Papa la maglietta con il numero 10 e gli hanno chiesto di benedire una piantina di olivo e un pallone. Verranno portati alla partita “per la pace” che si giocherà il 10 ottobre allo stadio olimpico di Roma.

I ragazzi che frequenteranno l’istituzione didattica di Scholas Occurrentes saranno chiamati a elaborare e proporre progetti a favore della tutela del creato e a realizzarli nelle varie comunità di appartenenza. Dovranno confrontarsi con le sfide crescenti sul piano dell’inquinamento, dello sfruttamento intensivo della terra e delle sue risorse e dovranno farsi ambasciatori dell’implementazione di iniziative socio-ambientali, coinvolgendo i loro coetanei e sensibilizzando le istituzioni. I ragazzi presenti all’incontro di ieri hanno detto al Pontefice che «questo gruppo andrà nei due continenti per annunciare la Buona Novella e per affermare che dobbiamo prenderci cura della Casa comune». E ringraziando Scholas Occurrentes per aver dato la possibilità alle nuove generazioni di imparare a conoscere, approfondire e tutelare il creato, secondo l’insegnamento di Papa Bergoglio, hanno promesso solennemente di prendersi cura del pianeta.

Tutto nello stile di questa rete divenuta associazione internazionale, che fin dalle origini vuole trasformare il mondo in un’aula senza pareti, in cui siano integrati tutti i bambini, favorendo la cultura dell’incontro e cambiando il paradigma educativo. Gli studenti hanno assistito a una dimostrazione dal vivo su come rendere potabile dell’acqua contaminata. È stato l’israeliano Ygdal Ach a mostrare come un particolare zaino può trasformare in bevibile un quantitativo di due litri di acqua al minuto. Alcuni esemplari di questi zaini sono stati donati ai giovani del Chaco, una regione dell’Argentina. È stato anche proiettato un videomessaggio di saluto da parte di altri calciatori top come Lionel Messi, Gianluigi Buffon, Luis Suárez, Mourinho, Di Maria e Rakitic.

Tra gli intervenuti all’incontro, i promotori delle iniziative di Scholas, José María del Corral ed Enrique Palmeiro, direttori mondiali. Al termine, Papa Francesco ha impartito la benedizione. «Di tutto cuore — ha detto — benedico tutta la vostra volontà, i vostri cuori. Chiedo al Signore di benedirmi, e che la benedizione ricada come una rugiada sulla vostra vita, la fecondi, la ispiri, le dia coraggio, le tolga la paura, per andare oltre ciò che è, perdonatemi, socialmente corretto». Poi, riprendendo il tema della poesia, ha evidenziato che essa «va oltre. Fatevi coraggio e andate avanti! Che Dio vi benedica!». Le note della celebre canzone “One” degli U2 hanno concluso l’incontro.