Autobiografia del menestrello Branduardi

Alla verità
bastano tre accordi

 Alla verità bastano  tre accordi  QUO-114
19 maggio 2022
Quando era giovane, prima e durante i concerti parlava pochissimo. Conta solo la musica, pareva sottintendere, anche perché la sua era qualcosa di letteralmente inaudito. Poi, col crescere degli anni Angelo Branduardi ha cominciato a confidarsi tra una canzone e l’altra. Ecco, confidarsi è la parola giusta: in controluce, al buio del palco senza guardare in volto gli interlocutori riusciva più facile a un ex timido svelarsi, e così tutto il suo mondo prendeva parola: il violino in primis, di cui diceva essere lo strumento a suonare il suo interprete e non il contrario, e poi i paesaggi delle sue canzoni tra fiaba, poesia, medioevo europeo, l’Irlanda di Yeats e l’America latina, Romanticismo e popoli primitivi, appropriandosi, Angelo, di ogni suggestione che orbitava attorno alla sua sensibilità artistica ...

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