I saluti
L’invito a prendersi cura di bambini e anziani

Per una cultura dell’accoglienza

 Per una cultura dell’accoglienza  QUO-113
18 maggio 2022

Papa Francesco ha incoraggiato l’associazione “Famiglie per l’accoglienza” «che si dedica all’adozione, prendendosi cura di bambini e anziani in difficoltà: perseverate nella fede e nella cultura dell’accoglienza — ha detto — offrendo così una bella testimonianza cristiana e un importante servizio sociale». È stato questo uno dei saluti del Papa ai fedeli presenti all’udienza generale, che si è conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione apostolica. Ecco le parole del Papa ai gruppi radunati in piazza San Pietro.

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare i ragazzi delle scuole medie provenienti dalla Francia, i pellegrini della Diocesi di Besançon e della Missione Cattolica Vietnamita di Lione. Il Signore ha posto sul nostro cammino fratelli e sorelle sofferenti che testimoniano una grande fede e un grande amore. Prendiamo a cuore le loro testimonianze e chiediamo a Dio la forza di perseverare con speranza in mezzo alle prove della vita. Dio vi benedica.

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Regno Unito, Danimarca, Israele e Medio Oriente, Canada e Stati Uniti d’America. Nella gioia del Cristo Risorto, invoco su ciascuno di voi, e sulle vostre famiglie, l’amore misericordioso di Dio nostro Padre. Il Signore vi benedica!

Cari fedeli di lingua tedesca, vi invito ad aiutare le tante persone che soffrono, siano esse lontane o vicine. Facciamo tutto ciò che ci è possibile, confidando che ogni nostra buona azione è sempre accompagnata e sorretta dalla grazia del Signore.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Los invito a releer el libro de Job, y a dejarnos interpelar por su testimonio. Aunque tuvo que atravesar numerosas pruebas y sufrimientos, nunca dejó de elevar su oración al Padre. Unámonos también nosotros a esa súplica, y pidamos al Señor que aumente y fortalezca nuestra fe. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

Saluto i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i fedeli di Cascavel, di Jundiaí, di São Paulo e di Fátima; le Suore della Presentazione di Maria e il gruppo sportivo e culturale proveniente dal Portogallo. Fratelli e sorelle, quando ci troviamo ad affrontare il male, dobbiamo imparare — dall’esempio di tanti anziani — a unire la nostra preghiera a quella di Gesù, che sulla croce si abbandona al Padre. Dio vi benedica!

Saluto i fedeli di lingua araba. Giobbe è l’uomo sofferente che ha protestato per la gravità del suo dolore, ma è rimasto solido nella fede, per questo Dio lo ha riempito di tenerezza e l’ha accompagnato in un percorso spirituale per arrivare alla verità e per scoprire che Dio è buono. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Due giorni fa avete ricordato Sant'Andrea Bobola, martire gesuita, patrono della vostra Patria. Il suo impegno per l'unità della Chiesa, la sua forza d'animo e la sua fermezza nella difesa della fede in Cristo, vi diano il coraggio di professare i valori evangelici, soprattutto di fronte alle tentazioni della mondanità. Vi benedico di cuore.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i sacerdoti della diocesi di Milano e i diaconi prossimi al sacerdozio di Padova: vi esorto a rinnovare giorno per giorno la disponibilità a rispondere fedelmente alla chiamata del Signore per un servizio generoso al popolo santo di Dio. Saluto l’Associazione “Famiglie per l’accoglienza” che si dedica all’adozione, prendendosi cura di bambini e anziani in difficoltà: perseverate nella fede e nella cultura dell’accoglienza, offrendo così una bella testimonianza cristiana e un importante servizio sociale. Grazie, grazie per quello che fate.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. Cari giovani, non abbiate paura di mettere le vostre energie al servizio del Vangelo, con l’entusiasmo caratteristico della vostra età; e voi, cari anziani e cari malati, siate consapevoli di offrire un contributo prezioso alla società, grazie alla vostra saggezza; e voi, cari sposi novelli, fate sì che le vostre famiglie crescano come luoghi in cui si impara ad amare Dio ed il prossimo nella serenità e nella gioia.