La settimana prossima monsignor Gallagher sarà a Kiev

«Lasciare spazio
al dialogo per la pace»

 «Lasciare spazio al dialogo per la pace»  QUO-109
13 maggio 2022

Roma , 13. «La Santa Sede lascia sempre spazio al dialogo per arrivare alla pace»: questo il cuore dell’intervista rilasciata da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, e diffusa ieri, 12 maggio, dal Tg2 Post. L’arcivescovo, che da mercoledì 18 maggio sarà a Kiev per una visita programmata da tempo e poi rimandata per motivi di salute, si è soffermato in particolare sul conflitto in corso in Ucraina e sulle ricadute internazionali, nonché ecumeniche, che ne derivano.

Il Papa, ha spiegato l’arcivescovo, riconosce il valore di ogni sistema di sicurezza e dunque di difesa, purché sia una «cosa proporzionata». «L’Ucraina — ha aggiunto monsignor Gallagher — ha il diritto di difendersi»; tuttavia bisogna evitare una corsa al riarmo, perché la guerra in atto è pericolosa per la sua «dimensione nucleare».

Come ai tempi della Guerra fredda, ha ribadito ancora l’arcivescovo, così oggi la Santa Sede sostiene ogni tentativo di dialogo per favorire un’intesa e cercare possibili soluzioni, «restando sempre a disposizione della comunità internazionale».

Quindi, la sottolineatura di gesti importanti compiuti da Papa Francesco, come l’invio nella martoriata Ucraina dei cardinali Konrad Krajewski e Michael Czerny, rispettivamente elemosiniere pontificio e prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale: un modo, ha sottolineato monsignor Gallagher, per offrire «incoraggiamento e speranza» all’umanità sofferente.

Guardando, inoltre, ai grandi attori internazionali come gli Stati Uniti e la Cina, il segretario per i Rapporti con gli Stati ha evidenziato che essi, insieme a tutti i membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu, hanno «una responsabilità morale nel fare il proprio compito». Quanto ai rapporti con Pechino, l’arcivescovo ha ricordato il dialogo portato avanti da tanti anni dalla Santa Sede, «soprattutto sulla dimensione ecclesiale», anche se «non è sempre facile».

Infine, spazio alla riflessione sui rapporti ecumenici con il Patriarcato di Mosca, poiché «è innegabile una dimensione religiosa in questo conflitto» e la Chiesa ortodossa russa ha difficoltà a prendere posizioni diverse da quelle del governo. Ma anche se in questo momento l’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill, non appare opportuno perché non ci sono le condizioni giuste, ha concluso monsignor Gallagher, il dialogo ecumenico andrà avanti, poiché esso è una priorità del Pontificato.