I saluti

Garantire diritti e libertà senza cedere alla violenza

 Garantire diritti e libertà senza cedere alla violenza  QUO-107
11 maggio 2022

L'appello per lo Sri Lanka


Un appello ai responsabili politici dello Sri Lanka «perché ascoltino le aspirazioni della gente, garantendo il pieno rispetto dei diritti e delle libertà» è stato lanciato stamane dal Papa durante i consueti saluti al termine dell’udienza generale del mercoledì, conclusasi con il canto del Pater noster e la benedizione apostolica. Ecco le sue parole.

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese presenti a questa udienza, in particolare i pellegrini della Francia e della Costa d’Avorio.

La figura di Giuditta nella sua vecchiaia, vedova e senza figli, non è ripiegata su sé stessa, ma una persona appassionata che riempie di bene il tempo che Dio le dà da vivere. Sta a noi dare agli anziani l’opportunità di offrirci la loro esperienza e saggezza acquisita attraverso le gioie e le prove di una vita lunga e piena.

Dio vi benedica!

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Regno Unito, Svezia e Stati Uniti d’America. Nella gioia del Cristo Risorto, invoco su ciascuno di voi, e sulle vostre famiglie, l’amore misericordioso di Dio nostro Padre. Il Signore vi benedica!

Cari pellegrini di lingua tedesca, vi saluto cordialmente. Ancora una volta vi invito a pregare il Rosario per la pace nel mondo. Il Signore ci doni di sperimentare la sua vicinanza nelle gioie e nelle difficoltà del nostro tempo.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Está lleno de mexicanos. Los animo a vivir con generosidad el tiempo que Dios nos regala, dedicándolo a su servicio en la entrega a los demás, especialmente a las personas más frágiles y vulnerables. Pidamos esta gracia al Señor por intercesión de María, Madre de la Esperanza. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

Il mio saluto di benvenuto ai pellegrini di lingua portoghese. Nell’accogliervi, il mio pensiero si rivolge pure a quanti in questi giorni si incamminano verso il Santuario di Fátima, portando alla Madonna le gioie e le preoccupazioni dei loro cuori. Insieme a questi nostri fratelli, anche noi affidiamo l’ardente desiderio di pace nel mondo alla Vergine Maria, che tutti avvolge con il suo sguardo materno. Vi accompagni dovunque la benedizione del Signore!

Saluto i fedeli di lingua araba. Da vecchi, si perde un po’ la vista ma lo sguardo interiore si fa più penetrante e si diventa capaci di vedere cose che prima sfuggivano. Questa immagine è il simbolo di quanto fa il Signore: Egli non affida i talenti solo ai giovani e ai forti, ma li dona a tutti secondo le capacità di ciascuno. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!

Saluto cordialmente i pellegrini Polacchi. Lunedì avete celebrato la solennità di San Stanislao, vescovo e martire, patrono della vostra Patria. Questo strenuo difensore del divino ordine morale, particolarmente in questa settimana di preghiera per le vocazioni, ottenga per tutti i giovani il dono del sapiente discernimento della strada di vita, dell’affidamento a Cristo e della fedeltà ai valori evangelici. Vi benedico di cuore.

Rivolgo un pensiero speciale al popolo dello Sri Lanka, in particolare ai giovani, che negli ultimi tempi hanno fatto sentire il loro grido di fronte alle sfide e ai problemi sociali ed economici del Paese. Mi unisco a quelle Autorità religiose nell’esortare tutte le parti in causa a mantenere un atteggiamento pacifico, senza cedere alla violenza. Faccio appello a tutti coloro che hanno responsabilità, perché ascoltino le aspirazioni della gente, garantendo il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà civili.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le Capitolari delle Figlie di San Francesco di Sales e delle Suore Mariste, i sacerdoti novelli dei Legionari di Cristo con i familiari, i Rettori dei Seminari Maggiori dei territori di Missione, l’Associazione Padre Eusebio Chini.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. In questo mese dedicato in modo speciale alla Madonna, vi invito a seguire l’esempio di Maria, confidando nella sua materna intercessione, fiduciosamente abbandonati nelle mani del Signore, sostenuti da Colei che sul Calvario restò fedele sotto la Croce.

E vorrei scusarmi perché oggi, non potrò venire da voi a salutarvi a causa del mio ginocchio: è ancora malato. Dovrete voi camminare un po’ da me, ma è lo stesso e vi ricevo con il cuore in mano. Grazie, a voi.

E a tutti la mia benedizione.