Per l’Europa la prova più difficile

L’atteso 9 maggio è arrivato. Una data importante per l’Europa e per il mondo intero. Ma soprattutto quest’anno per il presidente russo, Vladimir Putin, che ha caricato questo giorno di un significato particolare, legandolo indissolubilmente alla guerra da lui scatenata attaccando l’Ucraina. Forse nei suoi piani avrebbe dovuto essere il giorno della celebrazione non solo della vittoria nella “grande guerra patriottica” contro Hitler e il nazifascismo, ma anche il successo dell’“operazione militare speciale” per la “denazificazione” dell’Ucraina. Obiettivo per ora mancato, quest’ultimo, con una guerra che si sta tragicamente protraendo molto più di quanto inizialmente preventivato, che sta costando carissimo in termini di vite umane e di risorse anche all’invasore. La bandiera rossa piantata sul Bundestag distrutto non ...