Giuseppe Conte e la forza “dantesca” della preghiera

Una forma radicale di poesia

 Una forma radicale di poesia    QUO-104
07 maggio 2022
Poesia e preghiera, con la congiunzione che può diventare anche verbo essere: poesia come preghiera e viceversa. Di questo e altro vuole parlare Giuseppe Conte, poeta, narratore, saggista e traduttore, colpito dall’atto di Consacrazione della Russia e dell’Ucraina al cuore di Maria fatta da Papa Francesco il 25 marzo scorso per invocare la pace. E stupito, al tempo stesso, che un gesto così potente non sia stato colto in tutta la sua forza e originalità. Proprio da questo contrasto parte la conversazione. «Vengo sempre colpito dalle posizioni che assume Francesco, perché in questo momento rappresenta l’unica voce al mondo che ha una grande autorevolezza in campo politico, etico e morale. Mi trovo sempre in sintonia con le sue dichiarazioni e prego che questo Papa duri ancora a lungo. Quando ho letto il ...

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