Appunti di teologia dantesca
Lo sguardo di Beatrice

06 maggio 2022
«Hodie mecum eris in paradiso» (Luca, 23,43): recentemente Papa Francesco ci ha ricordato che questo è l’unico luogo del Vangelo in cui Gesù pronuncia la parola paradiso e la pronuncia prima di morire, rivolgendosi a colui che morendo, riconosce l’errore della propria vita.
L’arcaico termine iranico pairidaēza, (ebraico pardeš, giardino), compare nell’Antico Testamento (Cantico, 4,3; Qohelet 2,5; Neemia 2, 8), ma codesta accezione riguarda il dantesco paradiso terrestre, sulla cima del Purgatorio. In prospettiva cristologica, il significato di “regno dei cieli” è accolto da Dante nella sua concezione del paradiso cristiano, con esplicito richiamo a san Paolo: «So che un uomo, in Cristo, quattordici anni fa — non so se col corpo o senza corpo, lo sa Dio — fu rapito in paradiso» (2 Corinzi,12, ...
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