Il vero potere

 Il vero  potere  QUO-102
05 maggio 2022

Se non ci fosse Dio che ricrea dal nulla tutto ciò che in noi viene annientato, cosa ne sarebbe di noi? Il potere di Dio è il potere di far risorgere l’essere umano dalla morte. Questo potere è soltanto Suo.

L’epoca in cui stiamo vivendo ci mostra invece la distruzione, ci mostra come gli esseri umani siano impegnati in guerre, in azioni barbare. Ci mostra che con il nostro ingegno, con la nostra “intelligenza”, ci dedichiamo ai calcoli della guerra, ai calcoli del denaro, ai calcoli di potere.

L’uomo distrugge. E distrugge non soltanto attraverso le guerre: distrugge la radice stessa della vita nascente e annienta la vita scartando le persone “che non servono più”, come gli anziani, o lasciando morire i poveri che sono ritenuti “chokora” (così vengono chiamati i bambini di strada in Africa): la “spazzatura” del mondo.

Il potere di Dio è al contrario il potere della poesia assoluta: la possiamo intravvedere nella natura, che lentamente sviluppa le sue creature, fa rinascere i fiori in primavera dai campi aridi, ci fa scoprire specie di animali fino a un attimo fa sconosciute… l’infinita fantasia di Dio.

Dio che con infinita fantasia e infinita gioia crea le cose, e l’uomo che le distrugge.

Ma c’è nell’uomo anche una spinta, un desiderio della fantasia di Dio, della Sua creatività, del Suo desiderio che le cose siano in armonia. Questo desiderio insito nell’uomo viene soffocato da qualcos’altro, dal mistero di cui San Paolo parla nella Lettera agli Efesini: «La nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti».

Il mistero del Demonio. Il Demonio c’è , anche se la “cultura”, la stessa cultura che produce le armi, la stessa cultura che si crede onnipotente, vuole rimuovere la sua esistenza e dichiara ridicole le persone che ci credono.

Invece il Demonio esiste e con astuzia spinge l’essere umano verso le sue perverse strategia di distruzione. Il peccato originale si ripete: quell’andare a volersi sostituire a Dio, che nasce dall’insinuazione del Diavolo, che è invidioso della creazione di Dio, invidioso del fatto che Dio possa amare infinitamente l’essere umano.

L’invidia del Diavolo: ecco cosa c’è sotto questo orrore della guerra a cui stiamo assistendo.

L’attualità delle Scritture è impressionante, l’attualità per esempio del libro dell’Apocalisse, che non si riferisce soltanto alla fine dei tempi ma si riferisce alla costante lotta tra le “potenze dell’aria” e l’Amore, incarnato nell’Agnello sul trono.

L’Agnello, Cristo: ecco la risposta a tutta la storia. La dolcezza infinita del Cristo che nella sua infinita fragilità salva l’uomo. È Lui a prendere su di sé tutto quel male, tutto quell’orrore che noi esseri umani portiamo nel mondo cadendo nella tentazione di quelle potenze invisibili. 

È l’Agnello che salva il mondo dal male. È l’Amore infinito di Dio, che rimane issato sulla croce, che è il Suo trono. Lui rimane là, sacrificato e vivente, che si sacrifica e che vive: l’amore disarmato.

Cristo disarmato sulla croce è ciò che di più necessario ha l’uomo, ciò che egli dovrebbe fissare con fiduciosa ostinazione: fissare questo mistero immenso che esiste dentro la storia.

Qui si trova la soluzione meravigliosa per noi esseri umani: vedere la fragilità dell’Onnipotente che si attua nella croce. L’infinita potenza di Cristo, che salva tutte le cose e le fa risorgere.

Nel Cristo crocifisso si nasconde il potere che ha soltanto Dio: il potere di far risorgere tutte le cose.

Di fronte a questo potere, che nessun essere umano potrà mai avere, bisogna inchinarsi. Inchinandosi di fronte al Cristo crocifisso e risorto, all’Agnello dell’Apocalisse, l’uomo trova finalmente riposo, poiché trova la posizione di cui ha bisogno.

Allora le forze che lo vorrebbero istigare all’illusione dell’onnipotenza vengono sbriciolate.

Serve la fede. Serve lo sguardo sul Cristo, il Dio disarmato che dà senso a tutte le cose.

Forse tutto ciò può apparire folle in questo tempo, in cui si parla solo di ragioni dell’uno e dell’altro, in cui si parla soltanto di come vincere la guerra.

Ma il cristianesimo rimane la follia dell’amore di Dio, l’unica realtà che rimarrà per sempre, poiché soltanto il Cristo può fare della nostra morte e della nostra fine un capolavoro.

di Arnoldo Mosca Mondadori