A colloquio con il «Corriere della sera»
il Pontefice parla della guerra in Ucraina

Disposto ad andare a Mosca per incontrare Putin

Smoke rises above a plant of Azovstal Iron and Steel Works during Ukraine-Russia conflict in the ...
03 maggio 2022

La preoccupazione per i conflitti — non solo in Ucraina — perché le guerre si fanno «per provare le armi che abbiamo prodotto»; ma anche il problema personale del dolore al ginocchio e uno sguardo all’Italia, in particolare alla Chiesa italiana. Questa la “scaletta” del colloquio di ieri in Vaticano tra Papa Francesco e il direttore del «Corriere della sera» Luciano Fontana, presente anche la vicedirettrice Fiorenza Sarzanini.

Pubblicata oggi dal quotidiano italiano, l’intervista realizzata a Santa Marta prende le mosse dal conflitto nel cuore dell’Europa iniziato il 24 febbraio, quando le armate russe hanno invaso l’Ucraina. «Il primo giorno di guerra ho chiamato il presidente ucraino Zelenski al telefono», ricorda il Pontefice. «Putin invece — spiega — non l’ho chiamato. L’avevo sentito a dicembre per il mio compleanno ma questa volta no, non ho chiamato. Ho voluto fare un gesto chiaro che tutto il mondo vedesse e per questo sono andato dall’ambasciatore russo... Ho detto: per favore fermatevi». Successivamente «ho chiesto al cardinale Parolin, dopo venti giorni di guerra, di far arrivare il messaggio a Putin che io ero disposto ad andare a Mosca» prosegue Francesco.

Il servizio