Il ritorno del vinile: gusto del possesso e dell’ascolto “lento”

Cosa avranno mai in comune le nuove generazioni tecnologiche e tecnologizzate al massimo, immerse come sono nello scorrere delle proprie dita su quei piccoli schermi (che poi non ne fanno nemmeno più di tanto piccoli), con tutto racchiuso in quello spazio retroilluminato e a luci fredde, dispersi tra le immagini, i testi e gli ipertesti, i video bizzarri e le nuove uscite e l’ennesimo post dell’artista preferito, il “link in bio”. Ecco, che cosa avranno mai a che fare le nuove generazioni con quel cerchio un po' troppo largo, dall’aria simil bitume, di analogica provenienza e analogica fruizione, che senza il giusto accrocco non parte o suona uno schifo? È una domanda che in questo periodo si sono posti in parecchi vista la grande richiesta dei dischi in vinile. Ed è giusto dargli una qualche parvenza di risposta ...