A Gerusalemme la fine del Ramadan diventa occasione di incontro tra le religioni

Fraternità che produce frutti

Palestinian devotees pray on Laylat al-Qadr outside the Dome of the Rock in Jerusalem's Al-Aqsa ...
30 aprile 2022
Gli stretti vicoli di pietra che compongono la Città vecchia di Gerusalemme, cuore pulsante della Terra Santa, tornano a popolarsi di fedeli. Erano infatti 250 mila, secondo le stime dei media locali, i fedeli musulmani che nella notte tra il 27 e il 28 aprile hanno raggiunto Gerusalemme, per Laylat-al Qadr, la notte del destino. Descritta nella Sura 97 del Corano, è una notte santa in cui i musulmani credono che gli angeli — tra cui l’angelo Gabriele, chiamato Jibril — scendano sulla terra con le benedizioni di Allah, per portare ad ogni cosa il suo destino. È una notte di veglia, di preghiera profonda e sincera per il perdono dei peccati, che migliaia di fedeli hanno voluto vivere a Gerusalemme sulla Spianata delle Moschee, terzo luogo sacro al mondo per l’islam, nonostante le tensioni e gli scontri delle settimane ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati