Bailamme

Stop alla morte

Oleksandr Smagliuk (L), 21, helps to bury the coffin of his relative Mykhailo Romaniuk, who was shot ...
29 aprile 2022

«Stop alla morte» è il grido di Giuseppe Conte che s’inserisce naturalmente nella rubrica del venerdì Bailamme. Ligure, classe ’45, Conte è romanziere, drammaturgo e poeta; ci ha donato questi versi sulla guerra che volentieri e sine glossa pubblichiamo.

C’è qualcosa nel cielo
[di torbido
lo attraversano scorie e cenere
fuoco e sangue son la bandiera
di questa empia primavera,

viene falciando giovani vite
viene coi pianti degli sfollati
con tante infanzie violate, tradite
mentre avanzano i carri armati.

Voi che volete chiamarvi uomini
guardate in fondo alle vostre anime,
imperi, eserciti, nazioni
non valgono il tremito di un anemone,

non valgono un’ape, non valgono il [vento
il sorriso di tutto quello che nasce
di una madre e di un figlio in fasce
dell’amore l’eterno miracolo.

Avete dovuto impietriti guardare
camion partire pieni di bare
ora vedete fratelli scavare
fosse e gettarvi fratelli cadaveri.

Stop alla morte, alla distruzione
ne avete avuto e sparso già tanta
“cessate il fuoco” sia il vostro mantra
tempo è di insorgere e di pregare.

Stop alle armi comprate e vendute
stop ai profitti miliardari
sul sangue delle reclute cadute,
degli innocenti, dei volontari.

Non c’è più gloria negli imperi
non c’è più gloria militare
non c’è più gloria nella guerra
Santa è soltanto la Madre Terra,

santi i fiumi, santi gli oceani
santo il grano delle pianure,
non li avvolgano mai le oscure
nuvole tossiche che annientano.

C’è qualcosa nel cielo di torbido
lo attraversano scorie e cenere
notte ed abisso son la bandiera
di questa empia primavera –

Ma c’è qualcuno che vuol risorgere
qualcuno che insorge,
qualcuno che prega
nessuna notte, nessuna mai nega
che poi la luce ritorni a splendere.

di Giuseppe Conte