L’orologiaio perfettista
e una cipollina

In questi giorni paradossali nei quali nuovamente nella storia si scatenano le forze del male e per l’ennesima volta nel linguaggio giovanneo torna la “notte” (Giovanni 13,30), la letteratura ci interpella alla luce del volto di Dio rivelato da Gesù Cristo. Rileggendo I sommersi e i salvati di Primo Levi — pubblicato da Einaudi nella collana «Gli struzzi» nel 1986 — sono molti gli spunti di riflessione mentre i telegiornali e internet ci passano in rassegna gli orrori disumani e “blasfemi” dell’invasione russa dell’Ucraina. Sembra proprio vera la definizione che Levi fa dell’essere umano al concludere — nel capitolo ii La zona grigia — della vicenda di quel piccolo industriale fallito di nome Rumkowski che divenne Presidente del ghetto di Lòdz: «La storia di Chaim Rumkowski non è propriamente una ...