Nel mito, senza eroi

Ci sono veramente tutti. Si inizia con Elena, e la sua bellezza vertiginosa e distruttiva; si passa a un anziano («un uomo forte, molto forte»), che va a reclamare il cadavere straziato del figlio amato al suo assassino; si finisce con Enea che porta in salvo Anchise e Ascanio, lasciando macerie fumanti dietro di sé alla volta di una salvezza che è un nuovo inizio. A ennesima dimostrazione della forza del mito, di un paradigma costitutivo in cui mutano solo declinazioni. Questa volta il mito è condito con gli ingredienti propri di uno scrittore statunitense che ha segnato un’epoca, e che con i suoi ultimi scritti — pensiamo a Il confine (Einaudi 2019) e al racconto L’ultima cavalcata (contenuto in Broken, HarperCollins 2020) — ha raggiunto vette veramente sorprendenti. Perché ha preso posizione, si ...