25 aprile 2022
Roma , 25. Cinquecentotrenta: a pronunciare questa cifra a voce alta ci si impiegano, in media, due secondi. Ma per recuperare i corpi di cinquecentotrenta migranti annegati nel Mediterraneo centrale dall’inizio del 2022 ci vuole molto più tempo. Soprattutto, ci vuole molta più consapevolezza e presa di coscienza di fronte a un dramma che sembra non avere fine. «Resta purtroppo inascoltato l’appello di rafforzare il sistema di soccorso in mare», afferma Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Le stime sui decessi in mare sono le loro e fanno registrare anche un altro grave dato: da gennaio di quest’anno, i migranti inghiottiti dalle acque sono «quasi 200 in più rispetto allo stesso periodo del 2021».
La cronaca conferma le statistiche: il 23 ...
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