L’invito del Papa agli studenti della Queen’s University di Belfast

Promuovere la cultura dell’incontro

 Promuovere  la cultura dell’incontro  QUO-093
25 aprile 2022

«Ognuno di voi, a suo modo, possa farsi promotore di questa cultura dell’incontro nell’ambiente universitario»: è l’incoraggiamento rivolto da Papa Francesco ai giovani studenti irlandesi della Cappellania cattolica della Queen’s University di Belfast, ricevuti in udienza nella mattina di lunedì 25 aprile nella Biblioteca privata del Palazzo apostolico, in occasione del pellegrinaggio a Roma per i cinquant’anni di fondazione della loro istituzione universitaria. Ecco il discorso preparato che il Pontefice ha consegnato agli studenti.

Cari amici,

vi saluto tutti con affetto e con gioia nel Signore Risorto in occasione del vostro pellegrinaggio a Roma. Questo nostro incontro avviene nel momento in cui celebrate il cinquantesimo anniversario della Cappellania Cattolica alla Queen’s University.

Mentre raggiungete questa pietra miliare, vi incoraggio non solo ad approfondire la vostra comprensione e il vostro apprezzamento della ricchezza intellettuale e spirituale della tradizione cattolica, ma anche, e in uno spirito veramente evangelico, a coltivare la cultura dell’incontro tra di voi e nella comunità universitaria. La fede cristiana è essenzialmente un incontro con Gesù Cristo. Se crediamo veramente in Gesù, dobbiamo cercare di comportarci come Gesù: incontrare gli altri, incontrare chi ci sta accanto, per condividere con loro la verità salvifica del Vangelo. Come persone, e specialmente come cristiani, siamo fatti in modo tale che non possiamo vivere, crescere e realizzarci se non nella ricerca della verità e nel dono sincero di noi stessi agli altri.

Costruire una cultura dell’incontro al servizio del regno di Dio ci impegna personalmente. Si tratta non semplicemente di vedere, ma di guardare; si tratta non solo di sentire, ma di ascoltare; non basta incontrare o passare accanto alle persone, ma occorre fermarsi per impegnarsi con loro sulle cose che contano veramente (cfr. Fil 1, 10). È anche esaltante, perché condividiamo il nostro viaggio con gli altri, ci sosteniamo a vicenda nella nostra ricerca della verità e ci sforziamo di tessere una rete di relazioni che possa rendere la nostra vita insieme «una vera esperienza di fraternità, una carovana solidale, un santo pellegrinaggio» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 87). Ognuno di voi, a suo modo, possa farsi promotore di questa cultura dell’incontro nell’ambiente universitario e contribuire così a tenere vive le nobili tradizioni irlandesi di ospitalità, riconciliazione, fedeltà al Vangelo e perseveranza nella ricerca della santità.

Con questi sentimenti, affido tutti voi alla materna intercessione della Beata Vergine Maria. Che possiate continuare ad essere una comunità di fede e di amicizia nel cuore del campus universitario. E vi chiedo, per favore, di ricordarvi di pregare per me. Grazie!