Alona, adottata in Veneto e tornata a Leopoli per aiutare

25 aprile 2022
«Ho perso la cognizione del tempo, conto solo il numero dei giorni dall’inizio della guerra. È un modo per sperare che finisca». Alona Kliuieva ha 25 anni e due lauree, una in farmacia e l’altra in lingue. Prima che le forze militari russe invadessero l’Ucraina, insegnava italiano a Kiev dove è la responsabile della Società Dante Alighieri. Dal 24 febbraio ha deciso di trasferirsi a Leopoli, hub umanitario nell'ovest del Paese, per assistere gli sfollati in fuga dalle bombe. «Non conoscevo nessuno in città e non avevo nemmeno un posto in cui dormire, ho cominciato a leggere le richieste di aiuto sulle chat di Telegram». Adesso è diventata il punto di riferimento per centinaia di persone. Corre dalla stazione all’ospedale, non si ferma mai. Il suo telefono squilla in ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati