L’auspicio del Pontefice nel messaggio “Urbi et Orbi”

Sorga presto un’alba
di speranza

 Sorga presto  un’alba di speranza  QUO-089
19 aprile 2022

«Su questa terribile notte di sofferenza e di morte sorga presto una nuova alba di speranza! Si scelga la pace». C’è «la martoriata Ucraina», ma ci sono anche «il Medio oriente lacerato da anni di divisioni e conflitti» e ogni angolo del mondo in cui «la gente soffre», nei pensieri di Papa Francesco in questa Pasqua 2022. Nel tradizionale messaggio “urbi et orbi” dalla loggia della benedizione della basilica vaticana — dopo aver celebrato la messa sul sagrato — il Pontefice ha lanciato un nuovo accorato appello: «a chiedere a gran voce la pace». Perché «in questa Pasqua di guerra... troppo sangue abbiamo visto» ed è perciò importante che «oggi più che mai» risuoni «l’annuncio pasquale... al termine di una Quaresima che sembra non voler finire», dopo «due anni di pandemia». Ad ascoltare le sue parole anche una delegazione guidata dal sindaco esule di Melitopol, presente anche alla Veglia pasquale nella Notte santa, cui Francesco aveva assistito in basilica, pronunciando l’omelia. Ricordando il dramma ucraino aveva assicurato: «In questo buio oscuro della crudeltà, preghiamo con voi e per voi». Di pace il Papa ha parlato infine al “Regina caeli” del Lunedì dell’Angelo, con l’auspicio che le contese lascino il posto alla riconciliazione.

Messaggio "Urbi et Orbi"