A Sant’Andrea delle Fratte una famiglia da Leopoli, fra giochi e preghiere

Con un pallone sotto le arcate di un chiostro

 Con un pallone sotto le arcate di un chiostro  QUO-088
16 aprile 2022
Sotto le arcate di un chiostro riposa una pallone da calcio. Sembra addormentato, eppure poco prima aveva battuto ripetute volte lì, addosso a una colonna, e poi addosso a un’altra e ad un’altra ancora per poi — definitivamente — andare a gol. Gli occhi di Pietro, di un azzurro ghiaccio, vivi e profondi, sono contenti. Pietro è un bambino di due anni, fuggito dalla guerra, scappato da Leopoli dove — ora — non si può più giocare perché i grandi, i potenti, giocano ad altro gioco purtroppo: a quello della guerra non con i soldatini di plastica però, ma con uomini in carne ed ossa. Il chiostro è quello della basilica romana di Sant’Andrea delle Fratte e i frati sono i religiosi Minimi dell’Ordine di San Francesco di Paola. Sono loro che da qualche giorno stanno ospitando nel convento due ...

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